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La speranza è l’ultima a morire. Hellas Verona, un’altra lezione al Diavolo

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Hellas Verona, bisogna sperare che arrivi lo straniero?

Parlare di Fatal Verona dopo l’ennesima vittoria dei Gialloblu sul Milan è scontato.
Un tre a zero che non lascia dubbi, i ragazzi di Pecchia hanno umiliato quelli di Gattuso per grinta, gioco e risultato. Ora però, bado ai facili entusiasmi.

Visti anche i risultati delle dirette concorrenti, i tre punti servono solamente a restare aggrappati al treno salvezza. Terzultimo posto e permanenza in serie A a un punto, quindi ancora tutto è possibile. La quota quest’anno dovrebbe attestarsi sui 32 punti, quindi un’impresa tutt’altro che proibitiva per tutti.

La vittoria sui rossoneri può essere lo snodo fondamentale del campionato degli scaligeri, a patto di dare una continuità di prestazioni e risultati. Ora arriverà la trasferta di Udine e il match casalingo con la Juventus per chiudere il girone d’andata.

Se il gioco e la grinta rimarranno questi, le possibilità di compiere l’impresa ci sono. Ciò che colpisce della squadra è la fiducia e il sostegno che i giocatori danno al loro allenatore, fiducia confermata alla Domenica Sportiva dai fratelli Zuculini.

In precedenza ammetto di essermi schierato per il cambio in panchina ma a conti fatti probabilmente la difesa dell’allenatore da parte della società è la mossa giusta. Il materiale tecnico a disposizione di Pecchia è questo, innegabili certi errori di lettura delle partite ma difficilmente un altro mister potrebbe fare di meglio.

Il problema è la rosa corta con mancanza di alternative in certi ruoli, credo però che sia finalmente stato risolto il pasticcio Pazzini, si gioca meglio senza.

Le qualità del numero 11 non si discutono ma è anche vero che non ha dimostrato granché quando era impiegato. Quattro goals su rigore e poco più, per il gioco di Pecchia, evidentemente non è così funzionale.

Serve un attaccante più veloce e purtroppo è l’unica vera prima punta in rosa, Kean nonostante il gol non può essere a diciassette anni il salvatore della Patria. Ha qualità ma è ancora acerbo e per gran parte delle partite sembra nascondersi dalla palla. Inoltre si è avverato quello che ventimila tifosi sostengono da mesi, senza Fares e Souprayen la squadra è migliore.

La società dovrà muoversi a gennaio, importante come prima mossa, sarebbe mantenere Caceres fino a giugno. Difensore che fa la differenza in un club che deve salvarsi.

Inoltre servirebbe un’altra punta centrale. Dato che Pazzini dovrebbe lasciare in direzione Torino (queste sono le prime indiscrezioni). Un attaccante di esperienza che già conosce la serie A italiana, no quindi ulteriori scommesse.

L’importante è che chiunque arriverà, lo faccia con il giusto spirito.

Mattia Cagalli

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