Il tanto atteso quarto capitolo della saga de Le sette sorelle di Lucinda Riley (Giunti Editore, pagg. 672, €15,90) è finalmente arrivato in libreria! Ancora più intigrante del precedente, continua ad immergere il lettore nelle entusiasmanti avventure di CeCe: da Londra all’Australia, con una tappa in Thailandia, tra segreti di famiglia, amori probiti e culture diverse.
Dopo la morte del padre, CeCe ha provato a riversare tutte le sue energie nell’arte, ma si sente più sola che mai. Abbandonata da Star, la sorella preferita che ha ormai trovato la sua vera famiglia e un nuovo amore, e senza ispirazione, decide di fuggire da Londra alla ricerca del suo passato. Gli unici indizi sono una foto in bianco e nero e il nome di una pioniera australiana vissuta nel Novecento, ma prima di arrivare a Sydney, la ragazza decide di fermarsi in Thailandia, dove incontrerà Ace, un giovane particolare e solitario come lei, con un segreto…
Nel ‘900 in Australia intanto, la giovane Kitty McBride, l’antenata di CeCe, a causa di una perla rarissima, viene contesa tra i fratelli Drummond, impetuoso e passionale, e Andrew, sensibile e gentile, che si innamoreranno entrambi di lei…
Intrighi, misteri, passione, questo è il panorama australiano che attende la protagonista per la sua ennesima avventura. La cultura degli aborigeni, fatta di tradizioni e storie raccontate oralmente è pane per i denti della ragazza, che si ritroverà a vivere immersa tra questa e la cultura occidentale, finché l’arte perduta riaffiora.
Da sempre elemento che caratterizza i romanzi della saga, l’estro creativo di Cece, compare in questo quarto capitolo e la protagonista finalmente appare per quella che è: una ragazza, che abbandonata, ritrova la vera se stessa. Caelano è dislessica e questo ostacolo le ha sempre fatto mettere uno scudo tra sé e gli altri, ma grazie alla sua brillantezza nell’arte, finisce per dimostrare tutta la sua vulnerabilità.
Come nei romanzi precedenti poi, le vicende di CeCe, si mescolano a quelle del passato, degli antenati della ragazza e la protagonista si ritroverà a dover indagare nella vita di un’altra celebre donna: Kitty McBride, appartenente ad una famiglia di commercianti di perle. Un’occasione per trattare temi come quello dell’Australia di inizi Novecento, ancora dedita al razzismo e al commercio illegale, nonché alla fusione delle varie etnie.
La Riley ancora una volta dimostra di saper intrecciare sapientemente presente e passato, dando vita ad un romanzo che ancor più del precedente riesce ad immergere il lettore. Lo ingloba nella narrazione, che scorre senza nessun ostacolo e dimostrandosi originale rispetto ai romanzi precedenti. Ancora una volta l’autrice si dimostra capace di intrattenere, caratterizzando i personaggi, descrivendo senza lasciare nulla al caso, ma mantenendo il gusto e la semplicità del suo stile.