I Centri Sociali colpiscono ancora a Venezia, in nome della battaglia contro “Veniceland”, si travestono da guardiani della città-parco e vendono i biglietti per entrare esasperando il concetto della limitazione dei visitatori attraverso i varchi-tornelli.
I turisti non capivano, una cinquantina di attivisti contraddistinti da una pettorina che assomigliava ad una uniforme di servizio, avvisavano col megafono chi arrivava: “Siamo la nuova polizia di Brugnaro. Biglietti in vendita per entrare. Benvenuti a Veniceland”.
La scena poco dopo le 10 ai varchi di Lista di Spagna, alla presenza della polizia municipale. I manifestanti montano un gazebo volante simil-biglietteria e iniziano a distribuire ai passanti una cartolina-biglietto con la scritta «Veniceland. City Day Ticket. Big Discount». Al di là del varco, altri attivisti di guardia, proprio come nei parchi privati, pronti a strapparla trattenendo la matrice.
Non bastava: i cartelloni gialli che spiegano gli ingressi differenziati visitatori-residenti, sono stati coperti con altri: “Veniceland. Ticket Here”.
Alla polizia locale non restava che presidiare, vengono chiamati però rinforzi di polizia e carabinieri. La protesta dura un’oretta, poi gli attivisti decidono di muoversi cantando «Venezia libera» e mostrando uno striscione verso i varchi del Ponte della Costituzione, dove però entrano “contromano”, uscendo dai passaggi destinati a chi entra, creando un bel po’ di confusione e attimi di tensione con i vigili che cercano inizialmente di fermarli.
Poi viene deciso di lasciarli defluire probabilmente per evitare qualsiasi problema di ordine pubblico, ed è così che la protesta si conclude senza incidenti.
Venezia libera?Certo, dai turisti!
Non capiscono cosa si vuole: facciamo entrare 150.000 persone al giorno a Venezia?Non mi pare il caso.
Il limite dovrebbe essere 25.000, per garantire libertà di movimento ai residenti.
Non interessa se sono turisti negli alberghi o pendolari. Basta ci sia il limite.
Premesso che non mi pare i “tornelli” siano mai stati chiusi, cosa propongono i manifestanti per limitare i turisti? Forse dovrebbero pensare più al diritto a vivere in pace dei residenti, prima del diritto per tutti di venire a Venezia (non è una medicina indispensabile ordinata dal dottore…).
Io rimango per la soluzione “Cartaveneziano” con le tariffe per accedere a Venezia sia via mare che via terra e treno, aumentate (pagate sia da pendolari che ospiti degli alberghi) in base alla stagione. Per chi teme che Venezia diventi città per ricchi (non mi pare che Cortina sia per tutte le tasche…) propongo tariffe scontate/agevolate per i primi 5.000 visitatori. Il resto paga la tariffa ordinaria (simile a quanto avviene oggi per Aeroporto-Venezia che ACTV fa pagare come “ordinari” 8 euro). Quindi, non si dica che non si può fare… A noi residenti va bene qualunque proposta che metta fine a questo “inferno” turistico. Altre città stanno provvedendo, pur avendo problemi ben minori di quelli di Venezia.
P.s. : con l’evasione fiscale record scoperta nelle Vetrerie di Murano (ma si sapeva da decenni…), mi sembra di aver avuto la piena conferma di quanto sostenevo: i turisti portano i soliti (solo) ai soliti furbetti di turno, come ampiamente scritto nel presente giornale.
Prof. Fabio MozZatto – Veneziano D.O.C.