Alla ripresa del Campionato di Serie A ci si rende conto che le festività appesantiscono le grandi. Il Milan trova dentro la calza della befana un assist di Cassano che, entrando nel finale, permette ai rossoneri di salvare per il rotto della cuffia una prestazione a tratti inguardabile. La Juventus è stata addirittura mortificata 4-1 dal Parma.Fa eccezione l' Inter di Leonardo che, voglioso di riscatto, esordisce di nuovo a San Siro, e lo fa con un nitido successo ai danni del pur brillante Napoli.
Un Leonardo già entrato nelle grazie del popolo nerazzurro che gli dedica cori e che lo accompagna durante la partita. E Leo risponde, dimostra che il buon rapporto instaurato è reciproco. Unica eccezione: “Chi non salta rossonero è…” a cui il brasiliano non può rispondere che con un sorriso.
Che le cose siano cambiate lo si capisce dall'extra calcistico. I giocatori che vengono ad abbracciare l'allenatore in panchina? Mai accaduto nell'era Benitez. I compagni che si sostengono l'un l'altro, e poi voglia di fare e soprattutto di correre. Si, l' Inter è tornata.
A tratti, addirittura, sembra proprio di vedere l' Inter di Mourinho. Per il gioco ma anche per alcuni atteggiamenti di Leonardo che assomigliano a quelli dello Special One. Modo simile di esultare, stessi scatti nervosi. Manca la spavalderia da number one, ma ci si può lavorare.
Ed è Leonardo stesso a confermare questa sorta di imprinting.
Rispondendo alle domande Mediaset conferma che “C'è molto di Mourinho in questa squadra, e c'era molto di lui anche questa sera. Non è possibile ripartire senza partire da Mourinho. Lui mi è stato molto vicino anche oggi. Lo ringrazio molto”.
La Roma riesce a rimontare il Catania con una doppietta di Borriello e in extremis vince 4-2 con due gol di Vucinic.
La Lazio invece pareggia in trasferta col Genoa e scivola a -5 dal Milan.
Da sottolineare che il Milan è campione d'inverno.
[06 gennaio 2011]
mario nascimbeni