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Kim felice: Corea del Nord ha testate nucleari miniaturizzate su missili a lunga gittata

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Kim felice: Corea del Nord ha testate nucleari miniaturizzate su missili a lunga gittata

La Corea del Nord mette ancora nel mirino gli Stati Uniti, “il nemico imperialista”, minacciando l’uso in qualsiasi momento della “mini bomba atomica”. Si tratta di un salto ulteriore del potenziale offensivo bellico mostrato in una foto che ha scatenato la corsa all’interpretazione degli esperti.

Ore dopo l’annuncio, il regime lancia due missili a corto raggio nel Mar del Giappone”. L’agenzia sudcoreana Yonghap riferisce che secondo il capo di Stato Maggiore sudcoreano i “due missili sono stati sparati intorno ore 5.20 locali dalla provincia settentrionale di Hwanghae e hanno colpito le acque a nord-est della città portuale di Wonsan al largo della costa orientale del Paese.

Parlando in un’imprecisata riunione con un pool di scienziati del nucleare, il leader s’è congratulato per gli ordigni piccoli sufficientemente da armare un missile. “Le testate sono state standardizzate al punto da poter essere montate su vettori grazie alla loro miniaturizzazione – ha detto Kim -. Questo può essere definito sul serio deterrente nucleare”.
Affermazioni diffuse all’indomani di quelle espresse da Wang Yi, il ministro degli Esteri cinese, secondo cui Pechino non potrà mai accettare la Corea del Nord impegnata su programmi atomici e missilistici.

All’annuncio sul “grande successo tecnologico”, comunicato attraverso l’agenzia ufficiale Kcna, ha fatto seguito la foto pubblicata in prima pagina sul Rodong Sinmun, il quotidiano del Partito dei Lavoratori, del leader Kim Jong-un che parla a un gruppo di scienziati e che ha davanti a se’ una sfera di metallo di medie dimensioni lasciando intendere che possa trattarsi del modello o di una parte importante della “nuova testata letale”.

“Un colpo ad effetto sotto il profilo della comunicazione, non c’è dubbio”, ha detto all’ANSA una fonte molto vicina alle vicende intercoreane. La riprova è maturata a stretto giro: il ministero della Difesa di Seul ha bollato foto e presunta miniaturizzazione come “una sfida intollerabile” alla comunità internazionale trascurando la fondatezza delle rivendicazioni di Pyongyang. “Minacce provocatorie inaccettabili specialmente nel momento in cui – ha aggiunto il ministero in una nota – le nuove e aspre sanzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu devono essere implementate per il quarto test nucleare e al lancio del razzo/satellite di Pyongyang”.
La Difesa, inoltre, “non crede che il Nord abbia testate nucleari miniaturizzate e la capacità di montarla su un missile KN-08 a lunga gittata, ora in uso”.

Se in primo piano c’è l’oggetto metallico sferico, sullo sfondo si vede, in segno di ostentazione della “forza militare”, un missile che appare essere un KN-08 o un suo modello: è un vettore mobile capace di coprire anche 12mila chilometri e di raggiungere potenzialmente gli Usa continentali.

Il Pentagono ha tagliato corto: Washington non ha mai visto Pyongyang mostrare tecnologie e capacità di miniaturizzare una testata. “Siamo ancora fiduciosi di poter scoraggiare e rispondere alla minaccia di un missile dalla Corea del Nord”, ha replicato Peter Cook, segretario per i rapporti con la stampa.

Sui canali delle tv sudcoreane, invece, è andata in onda la vorticosa successione di pareri di scienziati ed esperti sia sull’oggetto misterioso sia sul potenziale balistico, a riprova di un Paese in allerta, nel mezzo delle maxi manovre militari congiunte tra Seul e Washington. Nei ultimi giorni, il governo ha denunciato attacchi di pirati informatici agli smartphone dei suoi funzionari e al sito dello stesso ministero della Difesa.

A Seul, in una missione di sistema con 44 aziende e 8 banche, su iniziativa di Ice, Confindustria, Abi, ministeri degli Esteri e dello Sviluppo economico, il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova ha visto la controparte sudcoreana Cho Tae-yul. “Non era preoccupato, ma deciso a spiegare le ragioni di una situazione complessa – ha rilevato Della Vedova in una conversazione telefonica con l’ANSA -. Ho riaffermato la nostra piena partecipazione in ambito Ue e Onu sulle sanzioni contro Pyongyang. E’ emersa una forte e comune sensibilità”.

10/03/2016

(cod missico)

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