Incredibile Roma! Non ci sono altre espressioni.
La Roma bella, forte, quadrata del campionato si scioglie sotto i colpi del Bayern in Champions. Cos’è successo?
Il Bayern sbarca all’Olimpico proprio nella serata in cui tutto lo stress e la stanchezza della Serie A svuotano di energie la squadra di Garcia.
Il Bayern di Guardiola non è squadra da affrontare se non si è al 100% della concentrazione e dell’integrità fisica.
E’ 7-1 alla fine, ma la Roma, comunque, per la qualificazione si aggrappa alla sorte nonostante la serata disgraziata, perché il Cska Mosca fa un grande favore ai giallorossi fermando sul 2-2 il Manchester City, che era in vantaggio 2-0.
Ragazzi di Garcia impotenti di fronte alla forza dei tedeschi. Dopo aver subito il primo gol i giallorossi hanno mollato, forse inconsciamente pensando che non ci fosse nulla da fare. Unico a salvarsi: Gervinho.
Nessuno poteva immaginarsi un divario così grande tra il nostro calcio migliore e quello più forte europeo, anche se è la stessa cosa avvenuta al Brasile nella semifinale del Mondiale contro la Germania.
Inutile analizzare i dettagli condizionati da una serata sbagliata, si può parlare dell’azzardo del 4-2-3-1 iniziale, di un Pjanic fuori posizione e fuori condizione, dell’improponibile confronto tra Cole e Robben, fotografato dopo 9’ nella finta che l’olandese fa dall’inizio della sua carriera, rientrando sul sinistro e piazzando il tiro a giro.
Tra i punti fermi da cui ripartire, il comportamento dello stadio e in particolare della curva Sud, che ha sostenuto la squadra per 90’ e alla fine ha intonato il coro «Vinceremo il tricolor».
Roberto Dal Maschio
22/10/2014
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