Due psicologhe della Polizia di Stato hanno raggiunto ieri la città di Verona con lo scopo di
supportare le vittime ma anche gli agenti operatori della Stradale l’altra notte sono stati testimoni del gravissimo incidente che ha coinvolto l’autobus che si è incendiato con una scolaresca ungherese a bordo, incidente nel quale hanno perso la vita 16 persone.
L’iniziativa si è svolta in attuazione delle linee guida del ‘Progetto Chirone’, messo a punto dalla Polizia di Stato e rivolto alle vittime degli incidenti e agli operatori chiamati a fronteggiare eventi tragici.
Altre forme di sostegno sono giunte dai reparti vicini, con un funzionario e 5 operatori del Compartimento di Milano, 6 da quello di Padova e 4 da Bologna. La gestione dell’evento, ricorda ancora la Polizia di Stato, si è svolto in collaborazione con la Questura di Verona, che ha inviato personale della Polizia Scientifica per i rilievi tecnici necessari. Sul posto, inoltre, è intervenuto un interprete ungherese per le esigenze connesse all’evento.
Inoltre, viene ricordato, il Console ungherese è giunto sul luogo del disastro, così come il Dirigente del Compartimento di Padova, per fornire supporto e ausilio ai ragazzi coinvolti nell’incidente. Il Servizio Polizia Stradale, si segnala da ultimo, “è in costante contatto con l’Unità di Crisi della Farnesina, al fine di fornire aggiornamenti puntuali in relazione alle condizioni dei passeggeri dell’autobus”.