Oltre 60 anni si potrà andare in pensione dopo un periodo di part time agevolato. La misura è stata introdotta con la legge di Stabilità dal governo per favorire il ricambio in azienda.
Part time agevolato fino fino alla pensione con: orario dimezzato, 65% dello stipendio e 100% della pensione dopo tre anni, con contributi figurativi garantiti dallo Stato.
“Per adesso ci abbiamo messo risorse limitate, ma se servirà le rafforzeremo”, spiega il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un’intervista, in prima pagina in apertura, a La Stampa.
Il tema è legato all’invecchiamento della popolazione, “l’aspettativa di vita delle persone si alza, e conseguentemente si lavorerà più a lungo. Ma possiamo pensare che una persona possa fare lo stesso lavoro nelle stesse modalità a trenta come a sessant’anni? Io credo di no”, osserva Poletti, “e anche
l’azienda ha interesse che i lavoratori più anziani possano gradualmente essere sostituiti”. All’obiezione che potrebbe essere costoso per l’azienda, il ministro replica che “deve paragonare il costo di un lavoratore alla fine della propria carriera, e quello del suo sostituto, giovane, senza i costi dell’anzianità e con competenze più aggiornate”.
Redazione
29/12/2015