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Il Veneto e la lettura: dal 2012 si legge di più

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Oltre alla sanità, settore tra i più virtuosi del territorio regionale, il Veneto può vantare anche un altro dato positivo, in ambito culturale: l’aumento costante della lettura pubblica nelle biblioteche.

La Regione infatti, che dal 2006 con il “Progetto di Misurazione e Valutazione (PMV)”, monitora attraverso una raccolta dati, il funzionamento di 589 biblioteche pubbliche, ha constatato affidandosi a delle statistiche rese pubbliche nel dicembre 2013, che la popolazione veneta che legge nel proprio tempo libero (almeno un libro all’anno) risulta in crescita e nel 2012 si attestava attorno al 56% (contro il 46% a livello nazionale).

Il merito, oltre che alla naturale sete di conoscenza che sembra insita nei venti, va ai servizi che il sistema regionale BPL (Biblioteche di Pubblica Lettura) offre, soddisfando la domanda degli utenti.

Le biblioteche, infatti, non solo offrono i normali servizi di prestito e consulenza, ma sono anche luoghi che oltre ad essere perfetti per lo studio, che propongono ed ospitano anche corsi e mostre, in particolare per le scuole e i più piccoli per promuoversi e promuovere cultura.

Sono cresciuti del 10% i corsi nelle biblioteche padovane, mentre del 2,4% le mostre nel vicentino, per non parlare delle visite guidate con un aumento di richiesta del 9% in due anni (biennio 2011-2012).

Tutto questo ma non solo. Le biblioteche, aperte sempre più a tutti, stanno al passo con i tempi, dal 2012 per esempio sono iniziati i primi casi di prestito di e-book e sono aumentati i servizi per lettori svantaggiati (ipo e non vedenti, persone con difficoltà di udito o di deambulazione).

Un mondo quello delle biblioteche, che malgrado i tagli alla cultura, ma grazie all’apporto essenziale dei bibliotecari, è in grado di attrarre utenze continuando ad offrire servizi e possibilità di accrescimento intellettuale e culturale della persona.

Alice Bianco
[05/02/2014]

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