CALCIO/Il Milan e' a Dubai. Dopo una settimana di sosta natalizia la truppa milanista si è trasferita al caldo degli Emirati Arabi. Il piccolo esercito rossonero è sbarcato ieri notte. Il comandante Allegri può contare, tra titolari e alcuni giovani di rinforzo, su 29 giocatori. Restano a casa Flamini e Yepes, gli infortunati più seri del Milan in questo momento, oltre a Cassano.
Il programma è fitto, non si tratta di una gita-premio: si rientra a Milano giovedì 5 gennaio, si riparte con il campionato domenica 8 gennaio a Bergamo contro l'Atalanta.
Un lieto ritorno per il Milan è quello di Rino Gattuso che dovrebbe essere pronto per un rientro in squadra. Rino, come da carattere, non ha mollato mai e, nei limiti di quanto ammesso, in queste settimane si è sempre allenato molto duramente per farsi trovare pronto al rientro.
Non è da escludere una sua apparizione mercoledì nell'amichevole tra Milan e Paris Saint Germain.
Si è saputo che il lavoro di Massimiliano Allegri è stato diversificato, entrando in quella parte della stagione in cui il Milan punterà su brillantezza e la velocità , traendo i frutti del lavoro della prima parte che puntava su forza e resistenza.
Doppi allenamenti per tutti, ma meno fatica intensa e molto spazio alla tecnica, quindi.
Dubai, in qualche modo, rappresenta anche un bivio di svolta per il Milan. E' stato proprio qui che i test dell'anno scorso hanno dimostrato la scarsa preparazione e intensità di Ronaldinho. Il brasiliano, infatti, da Dubai aveva preso poi il volo di ritorno verso il suo Brasile da cui non è più tornato.
Oggi invece un altro brasiliano del Milan sta vivendo un momento un po' delicato: Pato dovrà dimostrare qui non tanto le sue doti e la sua preparazione atletica, bensì il suo umore e la sua voglia di rimanere al Milan.
E' prevedibile un incontro per chiarire con Allegri i motivi delle frecciate velenose che Pato ha lanciato a mezzo stampa ('l'allenatore non mi parla mai'), ma lo scoglio può essere facilmente superabile visto e considerato che sembra essere il 'Pato' ad avere difficoltà ad inserirsi e a relazionarsi con squadra e staff tecnico.
Un bel colloquio chiarificatore porterà solo del bene al Milan e agli interessati.
[30/12/2011]
stefano gogliardi
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