CALCIO | I giornali parlano di un Ibrahimovic infuriato, teso, inacidito verso il Milan. Si sente dire di uno stato d'animo di persona delusa, tradita, arrabbiata, in preda a quel mix di emozioni destabilizzanti che si provano quando si viene scaricati. La questione si può riassumere così:
è sempre stato Ibra a dire a tutti che voleva andare via e quando e gli altri dovevano accettare. Questa volta invece sarebbe rimasto volentieri a Milano e l'hanno messo alla porta.
Ibrahimovic può consolarsi senz'altro con la firma (tra oggi e domani) del nuovo contratto faraonico che lo legherà al Paris Saint Germain per i prossimi tre anni, ma, assicurano i beninformati, non si rassegna all'idea di esser stato giudicato indesiderato.
Zlatan si era messo di traverso con il Milan un mese e mezzo fa, quando pensava – sicuro di rimanere – che la squadra non fosse alla sua altezza e lo aveva detto: «Rispetterò il contratto, ma la società non ha soldi per comprare i giocatori che dovrebbe per migliorare». Poi c'erano state le voci degli screzi con Allegri che si beccava sfuriate – secondo le voci – dal giocatore davanti agli altri.
Determinante si era poi rivelato anche il fatto che la moglie si era trovata benissimo a Milano, capitale della moda, e non pensasse minimamente di doverla lasciare, tantopiù avendo appena scelto una casa più grande. Non era quindi, per la prima volta, intenzione di Ibrahimovic organizzare un altro trasloco, figurarsi per volontà altrui.
Quando, a metà maggio, le prime voci di una possibile cessione erano emerse la Società si era affrettata a smentire, e questo farebbe ancora più infuriare Ibra che oggi si sente preso in giro. «Ho promesso a Zlatan la maglia del Milan con il numero 10 dall'agosto del 2010» raccontò a inizio giugno Adriano Galliani.
«Che bisogno c'era di tirar fuori quella storia?» confiderebbe ad amici intimi Ibrahimovic che si sente preso in giro.
Ora a Ibracadabra non resta che tirare in porta con una delle azioni che gli riescono meglio: spuntare il miglior contratto possibile con il trasferimento, ma neanche questo mitigherà la sua rabbia.
Roberto Dal Maschio
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[17/07/2012]
articolo: IBRAHIMOVIC | Addio con veleno alla maglia numero 10
foto: ibrahimovic (repertorio)
