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Due ottobre, i nonni celebrano se stessi all’Antica Scuola dei Battuti di Mestre

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i nonni celebrano se stessi all'Antica Scuola dei Battuti di Mestre

Rosetta Menegazzo all’Antica Scuola dei Battuti di Mestre.

I nonni celebrano sé stessi. L’ambiente è la residenza Antica Scuola dei Battuti a Mestre e l’iniziativa nasce dal Servizio Animazione che segue con competenza, professionalità e amore la storia delle persone che vi abitano.

Anche questo incontro, come tanti altri, si prefigge di far vivere momenti di gradevole aggregazione agli ospiti e lo strumento privilegiato è la Parola, accompagnata dalla musica, dalle letture che vengono ascoltate attentamente e condivise in un grande spazio che permette un’esperienza corale.

Due Ottobre, festa dei nonni, viene letto anche il messaggio di Papa Francesco che ricorda a tutti “che le le case per gli anziani devono essere polmoni di umanità, dove chi è vecchio e debole viene curato, custodito come un fratello.

Fedele al suo stile, Papa Francesco denuncia la realtà dell’abbandono quando si “scartano” gli anziani provocando una vera e propria eutanasia nascosta”.

Invitata d’onore, la poetessa Rosetta Menegazzo, oltre ottant’anni di saggezza e di passione per la scrittura, che ha letto le sue poesie e ricevuto un mare di applausi. La Poesia diventa veicolo e cifra per dialoghi che mettono in luce la parte viva delle persone che in ogni età può essere stimolata e valorizzata.

Gli anziani hanno ancora tanto da dire, da dare, da osservare e grazie ad un personale attento come quello che lavora nell’Animazione in collaborazione con altre figure collaborative (un’infermiera ha letto una bella pagina di Norberto Bobbio), nascono stimoli culturali e affettivi che segnano positivamente i ritmi della quotidianità.

Un due Ottobre per ricordare che la propria vita esiste, va riscoperta e ascoltata.

Una Poesia di Rosetta Menegazzo: Ricordi.
Ci vorrebbero cento cuori per perdonare le ingiustizie subite.
Ci vorrebbero cento cuori per i sogni rubati.
Ci vorrebbero cento cuori per sorridere…

E i sorrisi sono stati tanti nel momento del saluto.

Andreina Corso

02/10/2015

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2 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. C’ero anch’io l’altra mattina e ho visto gli anziani contenti di sentir parlare di loro, erano sorridenti, mi sono anche commosso vedendo mia mamma che batteva le mani, capire il suo entusiasmo, mi ha fatto pensare. Grazie

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