Il padiglione cinese, come sempre, non ha disatteso le aspettative.
Here for a Chinese Appointment è il titolo scelto per una mostra che si dislocava dentro e fuori al proprio padiglione, curato da Tang Keyang, dove appuntamento ed incontro erano i concetti cardine delle istallazioni. Due architetti, un paesaggista e diversi artisti uniti insieme per una collettiva, che ha certamente colpito l’osservatore e stimolato alla riflessione sul moderno spazio pubblico cinese e sulle future possibilità dello stesso.
Intenso e cupo l’interno ove fluttuavano nell’aria uccelli trasparenti e lucenti.
Luce colore, materia invece in esterno ove le metalliche geometrie curvilinee delle sculture definite “road guide”, giocavano sul terreno in orizzontale, aprendo un dialogo fra opera d’arte e contesto in cui è inserita.
A tutto ciò facevano da contrappeso le istallazioni verticali e trasparenti di Zhu Pei, che rivestivano il giardino dello spazio antistante.
Luce naturale e luci a LED: un approccio scenico per trasformare un giardino in uno spazio pieno di luce, anche nel buio della notte.
Testo, grafica e foto di Luisa Doriana Lombardo.