NOTIZIE CINEMA | Estate tempo di film dell'orrore come “Hates – House at the end of the street”, teen horror di Mark Tonderai con protagonista il premio Oscar, Jennifer Lawrence.
Elissa (Jennifer Lawrence) si trasferisce con la madre in una casa in mezzo ai boschi di una piccola comunità , di fronte ad un'abitazione che è stata teatro di un doppio omicidio. La situazione tenderà a complicarsiquando la ragazza stringerà una relazione con l'unico sopravvissuto al massacro, Ryan (Max Thieriot).
Dopo un inizio folgorante con un flashback quasi ipnotico per raccontare l'omicidio, “Hates” si appiattisce per recuperare forza in un epifanico finale che, ai meno avvezzi di cinema di genere, lascerà abbastanza a bocca aperta.
Con evidenti, deboli, citazioni da “Psycho” il film si regge, anche nelle parti più piatte, grazie all'innata capacità di giocare con la macchina da presa di Jennifer Lawrence, che cattura lo spettatore nella sua rude dolcezza.
Parlare di horror per una pellicola come questa è, probabilmente, esagerato dato che di spaventi ce ne sono ben pochi, come di scelte originali. Tranne, infatti, qualche sequenza azzeccata, come il gioco tra luce e ombra nel finale con la torcia che si accende e si spegne disorientando lo spettatore, il film non riesce mai a decollare veramente barcamenandosi tra l'horror, il thriller psicologico e il teen drama nel burrascoso, ma anche tipico di molti film, rapporto tra madre e figlia.
L’opera di Tonderai sarà ricordata più che per le sue trovate, per l’ottima interpretazione e chimica instauratasi tra la Lawrence ed un sorprendente Max Thieriot che con la sua faccia da cucciolo indifeso
riesce perfettamente nel suo ruolo.
Nonostante ciò ”Hates” finisce però per essere un teen thriller/horror , più teen che altro.
Sara Prian
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[17/06/2013]