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Giochi junior per un divertimento grande

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Iniziamo con un piccolo giochino (che strano in una rubrica dedicata ai giochi vero? ). Provate a pensare alla prima esperienza ludica che avete avuto da piccoli intesa ovviamente dal punto di vista del gioco da tavola. Bene. Siete di una età compresa tra i 35 e i 50? Allora vi dico già la risposta quale sarà stata. Cluedo junior o Monopolino.

E sono proprio questa parola aggiunta “junior” e questo suffisso “-ino” che rendono bene l’idea di quello che per anni si è fatto con i giochi più famosi: prendere l’idea alla base del prodotto per adulti e, senza praticamente nessun cambio strutturale o di regolamento, ma solo una semplificazione delle immagini (spesso con l’uso del Disney-format) trasformali in qualcosa di appetibile anche per i più piccoli, con l’ovvia supervisione dell’adulto stesso che già conosce e già apprezza l’originale.

Oggi – potremmo dire per fortuna – le cose sono cambiate anche in Italia, e se esiste ancora una tipologia di “imitazione semplificata “ del gioco per adulti, le versioni “junior” o “-ine” che dir si voglia hanno spesso valore intrinseco a sé fino ad arrivare, in alcuni casi, ad aggiudicarsi anche prestigiosi premi internazionali nella categoria kinderpreis.

Prima di passare ai giochi veri e propri, mi sia una tantum consentita una premessa: questo pezzo esiste perché mi ha stone age junior boxmesso la pulce nell’orecchio il caro amico Enrico Pesce, esperto di giochi e presenza costante alle fiere del settore. Un ringraziamento e un invito a a passare da lui quando possibile per avere informazioni in più su “proprio tutto” (dopo aver letto le mie pagine , ovvio…).

Noi, invece, non possiamo che iniziare da un premiato illustre: Stone Age Junior edito in Italia da Giochi Uniti e vincitore del kinderspiel des jahres 2016. Lo scopo, come nel base, è quello di inviare i membri della propria tribù in giro per le capanne a raccogliere risorse per costruire e ingrandire il villaggio, ma in più ci sono l’amico cane che ci accompagna e – soprattutto – si fa a meno totalmente dei dadi per un procedimento di sviluppo azioni basato praticamente solo sulla memoria. Semplificazione delle regole riuscita, ma divertimento inalterato.

Stupor Mundi/Kosmos riesce invece a “bimbizzare” il più conosciuto gioco di risorse al mondo con I coloni di Catan Junior. A caratterizzare l’azione non più coloni, ma pirati, scambi di spade e sacchi pieni d’oro, un pirata fantasmacoloni di catan junior box al posto della pedina nera e, se non si hanno risorse sufficienti, l’aiuto del pappagallo Cocorito. Grafica simile, metodo di gioco inalterato, scambi ad alta voce compresi, ma soprattutto una scelta di componentistica perfino superiore al gioco base.

Parlavamo di componentistica? Bene, a quale bambino (Sheldon compreso) non piacciono i trenini? Ecco allora – in arrivo anche sugli scaffali italiani nella seconda metà del 2017 per Asmodeé Italia – Ticket to ride: first journey. In questo caso, il primo viaggio è la perfetta e semplice introduzione al mondo dei viaggi creato dalla Days Of Wonder con meno treni (più grandi), meno città (più fumettose) e la differenza della mancata possibilità di scelta ticket to ride junior boxtra più carte-traguardo e l’aggiunta di una carta premio “coast to coast” per chi per primo realizza la tratta lunga tra est e ovest Usa. Pochissime varianti, dunque, per un gioco che semplice era e semplice deve restare anche nella baby-version.

Massimo Tonizzo

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