Un corteo con passeggini, carretti e borse per la spesa fino al mercato di Rialto per dire no alla ‘morte’ di Venezia, che oltre alla questione dei milioni di visitatori fa i conti con un progressivo calo dei residenti e chiusure di negozi non legati alle presenze turistiche.
Questa l’iniziativa lanciata da ‘Generazione ’90’, un gruppo trasversale di ragazzi ventenni e trentenni “nato tre mesi fa per tutelare il diritto di vivere Venezia”.
La manifestazione del 10 settembre – si può leggere in una loro nota – vuole lanciare “un segnale alle istituzioni, alla politica e all’opinione pubblica italiana ed internazionale: la nostra città non deve morire, chi vuole abitarla e viverla deve poter essere messo nella condizione di farlo”.
“Non sono previsti interventi, perché il tempo delle parole è finito ed è invece il momento per i cittadini di mostrarsi uniti in difesa di Venezia. Le istituzioni devono ascoltarci prima che sia troppo tardi. La mancanza di gestione del turismo ha permesso che questo, anziché essere la grande risorsa che può essere, sia diventato un fastidio per i residenti, cacciati ormai dalla nostra città perché d’intralcio alla totale mercificazione di Venezia. Noi di Generazione ’90 vogliamo dare un segnale, partendo da una delle azioni più quotidiane che un cittadino qualunque compie: fare la spesa al mercato. Un segnale di normalità, quella normalità che si sta perdendo nella nostra città. L’invito, rivolto a tutti, è quello di venire muniti di carrelli da spesa e a mamme e papà con i passeggini, proprio per sottolineare la nostra voglia di vivere la nostra città con normalità, senza sentirci ospiti a casa nostra”.
All’iniziativa, annunciano i promotori, hanno già aderito diverse Associazioni.
22/08/2016
Dieci settembre … ma dove e a che ora parte il corteo? Sarebbe importante saperlo
ottima dimostrazione
scrivo di getto mentre penso
dall india di portare un interesse speciale sul destino dei veneziani attraverso gemellaggi con altre lagune per rigenerare i legami con l ambiente e le sue risorse
dovremo chiedere ai turisti di aiutarci
condividendo con loro qualche nostra passione in cambio di rispetto dei nostri territori
voi che venite a venezia chi siete?
cosa volete condividere ?
che tipo di ospitalità responsabile vi aspettate?
non essere rapinati e fare quello che vi pare?
essere ospiti di un episodio quotidiano e fare due chiacchiere con gli indiani della riserva ?
forse non è’ sufficiente un manifesto da far circolare rappresentando il nostro disaggio che per ogn’uno di noi è’ diverso
meglio incontrarci
e
chiedere ai turisti e visitatori ma anche agli studenti e a chi risiede stagionalmente cosa può fare per noi
potremo organizzare in pescheria degli incontri
per sintonizzarci con i turisti e fra di noi
oppure in barca esplorando insieme la laguna come ho già fatto
trenta anni fa i parigini della collina del sacro cuore avevano lo stesso problema per vedere di imparare da loro
volevano solo essere lasciati in pace o volevano condividere?
negli incontri a base di cicchetti a offerta
potremo dirci
1 come stiamo
2 che cosa vorremo si realizzasse in una settimana un mese un anno
3 cosa faremo per questi obiettivi
4 cosa chiediamo gli altri facciano veneziani e non
chi non riesce a venire può scriverci su questi temi
fatemi sapere se possiamo organizzare insieme un evento di condivisione di questo tipo in pescheria o in barca da 150 persone con n contributo spese di 30 euro
vedi
se Venezia more Sulla Mia pagina linkedin con quello che ho artigiani per la laguna