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Furto in abitazione a Musile. Carabinieri assicurano alla giustizia responsabili

Si tratta di due cittadini marocchini, di cui uno minorenne, B.M. classe 2000, noto ai militari del luogo per numerosi precedenti di polizia oltre che per un tentativo d’omicidio consumato qualche anno prima

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Musile, rissa furibonda tra marocchini per lo spaccio
E’ stato l’occhio vigile di un Carabiniere che si trovava fuori servizio a far si che un furto in abitazione venisse sventato e la refurtiva restituita ai legittimi proprietari.

E’ avvenuto ieri mattina, in località Croce di Musile di Piave, quando la proprietaria dell’abitazione nel rincasare ha notato la porta d’ingresso forzata e tutte le stanze a soqquadro.

Una pattuglia del radiomobile della Compagnia di San Donà nel frattempo era già giunta sul posto allertata da un vicino di casa che aveva visto due soggetti, di giovane età allontanarsi in fretta dall’abitazione della donna e ritenendo fosse stato commesso un reato aveva allertato sapientemente il 112.

Nel frattempo un militare della Compagnia, che si trovava fuori servizio ed abitava in quella frazione, aveva notato nei pressi della via adiacente la propria abitazione due soggetti a lui noti per vari precedenti penali e che in passato aveva già sottoposto a controllo, che si guardavano intorno con fare sospettoso.

Il militare avendo avuto notizia successivamente che in quella zona era appena stato perpetrato un furto in abitazione ha avuto l’intuizione di ricollegare quel reato ai due soggetti intravisti poco prima e pertanto, diramata la nota, ha fatto si che venissero prontamente allertate tutte le pattuglie in circuito per la ricerca dei due malfattori.

Uno di questi veniva immediatamente individuato, ancora sulla pubblica via, sottoposto a perquisizione veniva trovato in possesso di parte della refurtiva e denaro contante.

Si tratta di un cittadino di origini marocchine minorenne, B.M. classe 2000, noto ai militari del luogo per numerosi precedenti di polizia oltre che per un tentativo d’omicidio consumato qualche anno prima.

Accompagnato in caserma si chiudeva in un silenzio tombale non collaborando minimamente. Nel frattempo la vittima del furto riconosceva parte della refurtiva e pertanto il soggetto veniva dichiarato in stato d’arresto e tradotto presso il carcere minorile di Treviso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Qualche ora più tardi i militari, sempre in Musile di Piave, scovavano presso la sua abitazione l’altro complice in possesso della rimanente refurtiva ed altro denaro contante più altri preziosi probabilmente risultato di furti avvenuti nei giorni precedenti per i quali si cercherà di risalire ai legittimi proprietari.

Il soggetto, anch’egli marocchino E.H. classe 1998 con svariati precedenti alle spalle, veniva pertanto deferito all’A.G. lagunare per il concorso nel furto in abitazione.

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