Classi gelate, studenti a casa. Il rientro dalle vacanze di Natale per alcuni studenti del veneziano non è stato dei migliori: qualche istituto ha rimandato gli alunni a casa per le basse temperature (anche 10 o 11 gradi) e in qualche altro sono stati gli stessi giovani a scioperare rifiutandosi di entrare nelle classi gelate.
Colpa di un freddo eccezionale e complici i giorni di vacanza in cui gli impianti sono rimasti spenti. Impresa ardua riaccendere i termosifoni qualche ora prima e riuscire a scaldare ambienti ampi come quelli degli istituti scolastici, dove il freddo per oltre 10 giorni è penetrato nelle pareti.
Nei giorni scorsi il gelo ha anche causato alcuni danni alle tubature degli impianti che portano il riscaldamento nelle aule, così sia al Pacinotti che al Gritti di Mestre i ragazzi sono stati rimandati a casa il primo giorno di lezione.
Impossibile rimanere sui banchi, anche con i cappotti addosso.
Anche altre scuole hanno avuto dei disagi a causa di blocchi delle caldaie o rottura delle tubature: al Vendramin Corner in centro storico, lunedì, i ragazzi sono stati rimandati a casa dal preside per le basse temperature, forse un blocco della caldaia, fatto sta che non vi erano le condizioni per fare lezione.
All’Istituto navale Giorgio Cini a Castello, ieri due terzi degli studenti hanno scioperato rimanendo fuori dalla scuola dopo che un paio di alunni, muniti di termostati, avevano misurato le temperature nelle classi e la temperatura rilevata si aggirava sui 12 gradi.
Il preside del Cini Vittore Pecchini non è rimasto sordo al disagio degli studenti ma ha spiegato che accendere prima o alzare i termosifoni non dipende dalla direzione scolastica, bensì dall’ex Provincia ora Città Metropolitana di Venezia.
Il dirigente scolastico ha affermato che all’istituto navale la temperatura, misurata, era un più 12 gradi, ma freddo ce n’è comunque. La causa, nella scuola superiore di Castello potrebbe non essere dovuta solo ai termosifoni ma al vecchio stabile e vecchi infissi di alcune finestre che non trattengono il calore nell’edificio. E intanto, cappotti addosso, si riprendono le lezioni.