Due crolli in due giorni, sempre a causa del vento a Venezia, dove il maltempo sta facendo cadere come birilli strutture in acciaio progettate che dovrebbero essere ben più stabili.
Domenica mattina sul Ponte della Libertà, la striscia di asfalto e ferrovia che collega la città insulare alla terraferma, si è sfiorata la tragedia quando un traliccio stradale si è abbattuto al suolo d’improvviso. Solo per soffio la conducente di una utilitaria e l’autista di un autobus di linea sono riusciti a frenare in tempo.
Lunedì, mentre sul Ponte translagunare stavano ancora lavorando i tecnici, a pochi chilometri di distanza c’è stato un altro schianto: una torre faro di 20-30 metri d’altezza è caduta nell’area di un parcheggio all’interno del Porto Nuovo, a Fusina, nei pressi della banchina dove attraccano e partono anche i traghetti per la Grecia.
Nel crollo la struttura ha danneggiato quattro auto nuove (vuote) in sosta. Una di esse è stata presa in pieno dal pilone di ferro, crollato come un fuscello.
Che qualcosa non funzionasse l’avevano capito i dirigenti delle società del Porto. “Al mattino – spiega Simone Pastore, direttore generale di Venice Ro-Port Mos – ci siamo accorti dello sbandamento del palo per l’illuminazione del parcheggio retrostante; abbiamo precluso dalle lavorazioni l’area adiacente, ed eseguito subito un sopralluogo con l’impresa per la messa fuori servizio della struttura (staccando la corrente elettrica) e la successiva messa a terra e smontaggio del palo. Purtroppo le condizioni meteo hanno fatto precipitare la struttura metallica prima che fosse possibile intervenire allo smontaggio”.
La torre-faro era quindi già pericolante ed era già in fase di smontaggioanche se non era previsto cadesse così presto nel park di Fusina, nell’area del Porto Nuovo. “Al mattino – conferma Simone Pastore, direttore generale di Venice Ro-Port Mos – ci siamo accorti dello sbandamento del palo per l’illuminazione del parcheggio retrostante; abbiamo pertanto precluso dalle lavorazioni l’area adiacente al palo e abbiamo eseguito subito un sopralluogo con l’impresa per la sua messa fuori servizio (abbiamo cioè provveduto a staccare la corrente elettrica) e successiva messa a terra e smontaggio del palo”.
“Purtroppo – prosegue Pastore – le condizioni meteo hanno fatto precipitare la struttura metallica (tra le 16 e le 17) prima che fosse possibile intervenire allo smontaggio. La caduta del palo di illuminazione ha coinvolto solo le automobili in adiacenza, danneggiandone 4, ma nessuna persona è stata coinvolta”.
Così mentre sul Ponte della Libertà proseguivano le verifiche di sicurezza, e si rinforzava la linea aerea con tiranti di acciaio, consentendo al tram elettrico di riprendere il servizio, nell’area del Porto Nuovo si registrava il nuovo crollo.
“La città storica è in declino, ma anche la città metropolitana pare non essere da meno – commenta un attivista di ‘Venessia.com’, la piattaforma social che per prima ha documentato le immagini del crollo – E’ Venezia che si ribella”.