ACTV in crisi nei prossimi 6-7 giugno a causa del gran numero di dipendenti dell’Azienda che sarà assente dal lavoro perchè incaricato quale scrutatore alle prossime elezioni.
La questione si era già presentata in precedenti scrutini ed ha sempre sollevato proteste ma, come al solito, finita la festa gabbato lo santo dei veneziani, e tutto è finito del dimenticatoio.
Stavolta le proteste arrivano prima. L’avvocato Mario D’Elia, a nome dei consumatori, lo battezza “Uno scandalo legalizzato. E’ lecito sul piano giuridico ma non su quello morale. I dipendenti usufruiscono di giorni di riposo, vengono pagati due volte, dall’azienda e anche per fare gli scrutatori, a danno dei cittadini che pagano regolarmente biglietti e abbonamenti “.
Anche il sindacato prende le distanze: “Bisogna garantire i diritti ai consumatori e poi ai lavoratori” ha dichiarato la CISL chiedendo addirittura di fare attenzione ad eventuali disordini: “Abbiamo chiesto ad ACTV di allertare le forze dell’ordine per fronteggiare eventuali disordini dovuti ai disservizi”.
Laura Beggiora