Il posto di lavoro promesso ai 119 dipendenti precari del Comune di Venezia è stato l’argomento all’ordine del giorno affrontato a Ca’ Farsetti, dalla Commissione competente il Bilancio, durante una riunione movimentata e sostanzialmente poco costruttiva.
Alla presenza di una consistente rappresentanza sindacale e dell’Assessore Michele Zuin, i precari “ fra color che son sospesi” hanno capito che nessuna buona notizia, al momento, li riguardava. L’unica certezza rimane l’assunzione di 70 vigili urbani a tempo determinato. Anche per i 43 lavoratori part-time che da 3 anni attendono di essere assunti, nessuna nuova.
Con l’incubo della scadenza del contratto di lavoro a dicembre, 76 dipendenti con posizione a termine, che temono di essere licenziati, hanno chiesto rassicurazione e chiarezza, sostenuti dai consiglieri di opposizione Monica Sambo, Nicola Pellicani del Pd e Elena La Rocca del Movimento a cinque stelle.
Avrebbe dovuto partecipare ai lavori anche l’assessore al personale Paolo Romor e la sua assenza ha messo a disagio lo stesso Zuin, al quale è stato chiesto di bandire un nuovo bando per non far decadere a fine anno i dipendenti in bilico. Significativo il silenzio dei consiglieri di maggioranza.
Eppure le risorse economiche ci sono, lo ha confermato lo stesso Zuin: 8 milioni e 275mila euro sono le risorse per il personale per l’anno in corso e i due successivi, ma in assenza di una spiegazione su come e per chi saranno investiti i fondi, i Sindacati in rappresentanza di CGIL CISL UIL e Diccap denunciano una mancata chiarezza, nonché dimenticanze inconcepibili quali la necessità di assunzione di almeno 100 insegnanti di nidi e materne per garantire la qualità dell’approccio educativo.
I tempi e le logiche delle riassunzioni non sono dati a sapere , anche se, come ha affermato Maddalena Morino, dirigente del Direl, il sindacato dei dirigenti comunali, “alcuni servizi dipendono interamente dal personale a tempo determinato”.
La lunga vertenza che riguarda la precarietà, la qualità dei servizi ai cittadini e l’organizzazione del lavoro deve partire da un confronto non più rinviabile sui problemi che investono i rapporti fra amministrazione e lavoratori, che non possono vivere con la persistente preoccupazione di essere licenziati.
I sindacati promettono mobilitazioni e iniziative di sensibilizzazione con la popolazione.
Andreina Corso | 06/10/2016 | (Photo d’archive: Comune di Venezia, Cà Farsetti, Venezia) | [cod precove]