[15/11] Ed arriva anche la sconfitta nel derby. Nel modo più temuto: il gol dell'ex, anche se solo di rigore.
Ma per il popolo nerazzurro non è solo un ex, è anche il “traditore“, quello che meglio incarna un'espressione, un ghigno da odiare: Zlatan Ibrahimovic. All'interessato però non importa, lui deve segnare e lo fa.Segna incurante di aver cacciato nelle pesti il buon Rafa Benitez. Il nome del pacioso allenatore sembra essere sussurrato in più di qualche corridoio nel contesto di discorsi che vorrebbero la sua panchina a rischio.
Il successore? Spalletti, si mormora.
Ma sarebbe ingeneroso prendersela completamente con Benitez. E' vero che l'Inter 2010-2011 sembra disordinata, con poche idee e con ancora meno grinta in campo (e se vogliamo, forse, con qualche giocatore che non sposa le idee dell'allenatore) ma è anche vero che Benitez (o un altro al posto suo) più di tanto non può fare.
La squadra arriva sfruttata fisicamente ed emotivamente dall'entusiasmante stagione scorsa, inoltre è sistematicamente falcidiata dagli infortuni. Anche ieri sera l'Inter ne ha persi tre. Mai successa una striscia così.
Rafa, se vogliamo, ci mette un po' del suo. Ad esempio piazzando un Cordoba terzino fluidificante (che quando supera la linea di centrocampo si guarda sconsolatamente attorno perchè non sa cosa fare) che ricordiamo essere un centrale difensivo, invece del quasi sempre brillante Santon.
Idee poche ma confuse, direbbe un mio vecchio amico.
Il Milan esce da San Siro da autentico vincitore. Con una partita semplicemente “strategica” controlla le arrembanti ma inconcludenti discese nerazzurre e resiste in 10 (doppia ammonizione ed espulsione di Abate) in una semplice opera di contenimento. Questo basta e avanza per vincere il derby con un' Inter così spuntata.
I rossoneri si portano a +6 sui cugini e a +1 in vetta sulla Lazio. Massimo risultato con minimo sforzo.
Note negative della serata:
l'arbitro Tagliavento che ha trascurato alcuni cartellini. Clamoroso quello che avrebbe portato all'espulsione di Gattuso. Gravi colpe.
Mario Balotelli che lascia lo stadio cantando “Ibra, Ibra…” e poi va a cena da “Giannino” con Galliani e la squadra. Grave mancanza di tatto.
Lo stesso Ibrahimovic che, in virtù di chissà quali ruggini e vendette, salta su Materazzi con un colpo di karate stendendolo al punto che ha dovuto essere portato via in ambulanza ed accompagnato in ospedale. Per lui frattura della mandibola ed altri accidenti.
Pochi dubbi circa l'involontarietà : appena fatto il fallo Zlatan si gira dando le spalle all'ex compagno a terra e si allontana con una maschera di ghiaccio che trasuda soddisfazione.
Nemmeno un gesto di scuse, un'occhiata. Semplicemente strafottente indifferenza. Grave omissione di procurate lesioni.
