Film candidato a sei premi Oscar e già aggiudicatosi due Golden Globe, Dallas Buyers Club, la nuova pellicola che vede il cowboy Matthew McConaughey al centro della trama, colpisce per i temi sensibili che affronta ed offre al pubblico delle interpretazioni memorabili, che arrivano dritte al cuore.
1986, Ron Woodroof (Matthew McCounaghey) è un’elettricista che abusa di droga, alcol e sesso occasionale. Dopo uno svenimento in casa scopre di aver contratto il virus HIV ed inizia per lui un calvario, con medicinali poco testati e molto inefficaci fino all’estrema soluzione: andare in Messico, alla ricerca di cure alternative, ma illegali. Decide allora di investire nel mercato nero di medicine e vitamine e comincia ad importarle e venderle, assieme al nuovo amico transessuale Rayon (Jared Leto), aiutando chi come loro ne ha bisogno.
Ci sono voluti vent’anni per portare sul grande schermo la storia di Ron e più in generale della lotta contro il sistema, i pregiudizi e le leggi.
Lo sceneggiatore Craig Borten, che il protagonista l’ha conosciuto veramente, ha così deciso di raccontarne la storia, più precisamente il percorso durato sette anni, che ha fatto di Woodroof il portavoce di tutti coloro che come lui, sono stati colpevolizzati ed hanno fatto da cavie alle industrie farmaceutiche.
Attraverso una sceneggiatura fatta di alti e bassi, con picchi rappresentati dalle scene drammatiche e dalle magistrali interpretazioni dei due protagonisti, il film colpisce per la graduale evoluzione ed apertura alla vita e al miglioramento di essa, da parte del protagonista.
Ron viene inizialmente ritratto come un trasgressivo, dedito solamente alla droga, all’alcol, pian piano però, dopo aver saputo che la sua vita potrebbe finire da un momento all’altro, decide di mettere la testa apposto, o meglio, comincia a vedere tutto sotto un altro punto di vista, ad amare la vita e a lottare per prolungarla.
Ciò su cui punta la pellicola, oltre ad essere un film di denuncia sociale e politica, è la volontà di trasmettere i sentimenti e le idee insite nella battaglia iniziata da Woodroof, il teorico di questa sperimentazione fai da te, che affiancato da Rayon, il bravissimo e versatile Jared Leto, ha voluto cambiare il corso della storia.
Un’opera che deve il suo successo ai protagonisti, Dallas Buyers Club, può contare infatti su due attori che perdita del peso a parte, scavati, truccati e deboli, hanno raggiunti qui il loro apice, costruendo dei personaggi a tutto tondo, plasmandoli ed infondendoli di quell’umanità e realtà che riesce così ad imprimersi negli occhi e nel cuore dello spettatore.
Alice Bianco
[31/01/2014]
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