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Chioggia da far west: spara al rivale e fugge con la fidanzata alla guida. La vittima si rialza e spara a sua volta

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Chioggia e il suo territorio ogni tanto propone cronache che paiono film di ambientazione americana. Un uomo ha sparato contro il rivale in amore più colpi d’arma da fuoco, poi è fuggito a bordo dell’auto guidata dalla fidanzata mentre la vittima, il suo ‘bersaglio’, si è rialzato, ha mirato al veicolo in fuga e a sua volta ha fatto fuoco sparando con un fucile a canne mozze calibro 12.

La sparatoria si è registrata nella notte tra lunedì e martedì scorsi a Chioggia (Venezia).

Il secondo, un uomo di 44 anni residente a Chioggia, è stato arrestato in flagrante per detenzione illegale di armi alterate e clandestine e una denuncia per tentato omicidio.

Per l’aggressore invece, subito identificato, un 41enne di Marghera (Venezia), è stato invece disposto il fermo sempre per lo stesso motivo, tentato omicidio, assieme alla sua compagna, denunciata invece a piede libero.

I fatti. Martedì, intorno alle 3, i Carabinieri sono stati chiamati da alcuni residenti della zona per alcuni colpi di pistola in corrispondenza di un condominio.

I militari, subito intervenuti, hanno sorpreso il 44enne intento a gettare dalla finestra, in un borsone, una serie di armi: una lanciarazzi, due fucili ad aria compressa calibro 8, due balestre, 50 pugnali di varie misure, 20 spade, 150 cartucce per fucile, un cannocchiale di precisione per fucile, una banda chiodata artigianale, varie cartucce per fucile modificate, 800 grammi di pallini da caccia.

Attraverso il numero di targa dell’auto in fuga si è risaliti poi al 41enne di Marghera, nel frattempo tornato a casa con la fidanzata, nel primo pomeriggio di martedì.

Bloccata l’auto dopo un breve inseguimento, i militari hanno notato segni di proiettile sulla carrozzeria, corrispondenti a un fucile sequestrato al rivale.

L’uomo ha dichiarato di aver sparato a sua volta con una pistola a salve, non individuata. Nella sua abitazione sono stati trovati una scacciacani priva del tappo rosso, 6 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e tre coltelli.

Entrambi i protagonisti della vicenda si trovano ora in carcere a Venezia, in attesa delle decisioni del
giudice.

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