Ospedale di Chioggia: una donna di 79 anni si ricovera per la frattura del femore. Dopo due giorni il decesso e l’automatico inizio dell’accertamento di eventuali responsabilità.
I figli della donna, rappresentati dagli avvocati Andrea Franco e Dario Altafini, si sono rivolti alla Procura e in fase preliminare era stato dato loro torto: il pm aveva chiesto l’archiviazione del procedimento alla luce dell’età della signora e delle patologie pregresse.
Il giudice per le indagini preliminari Alberto Scaramuzza, invece, ha rovesciato il fronte, accogliendo l’opposizione da parte dei figli all’archiviazione, ed ha ordinato al pm la formulazione coatta delle accuse.
La donna di Chioggia, 79 anni, era stata ricoverata per frattura femore ed era in attesa di essere sottoposta a intervento chirurgico. Nelle ore successive, invece, il suo quadro si era aggravato e dopo due giorni la paziente era morta.
Il pm, sulla base di una consulenza non garantita affidata a un medico legale, aveva concluso riscontrando gravi negligenze del personale medico del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Chioggia, ciò nonostante, a suo parere, i medici non meritavano di essere giudicati per il decesso a causa di situazioni pregresse della paziente e della sua età.
Il giudice Scaramuzza (Gip) è stato invece di diverso parere, ritenendo che seguendo la buona pratica clinica la donna avrebbe potuto non morire, ha così ordinato al PM di formulare le accuse con le quali tre ortopedici del nosocomio, tutti padovani, sono stati iscritti sul registro degli indagati dalla Procura con l’accusa di omicidio colposo.