Ha preso il via a Bologna l’udienza preliminare del processo sul calcioscommesse nato nel 2011 da un’inchiesta della Procura di Cremona che aveva portato anche ad alcuni arresti e trasferito ad aprile 2017 in Emilia per motivi di competenza territoriale: 32 gli imputati, tra cui tra cui gli ex azzurri Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano
Mauri.
Il tribunale di Cremona si era dichiarato incompetente, sostenendo che è Bologna il luogo in cui si è manifestata e
realizzata l’operatività delle due principali associazioni a delinquere ipotizzate. Ricevuti gli atti, la Procura bolognese con il Pm Roberto Ceroni ha chiesto nuovamente il giudizio.
Il Gup Francesca Zavaglia in mattinata ha accolto la costituzione di parte civile della Federcalcio, mentre ha rigettato quella del fallimento del Grosseto.
Alcune difese hanno presentato nuove eccezioni di incompetenza territoriale, in favore di Perugia e Parma e altre saranno presentate nella prossima udienza, il 5 aprile.
“Vedremo quale sarà decisione del giudice”, ha commentato l’avvocato Savino Lupo, difensore di un imputato e che a Cremona aveva sostenuto la competenza di Bologna, in subordine quella delle altre due città .
Tra gli altri coinvolti, ex calciatori come Stefano Bettarini, Mauro Bressan, Kewullay Conteh, Luigi Sartor e dell’attuale attaccante del Chievo Sergio Pellissier.