Ottima riuscita del XXI Torneo Open Veneto di Dolo (Ve), organizzato dal Serenissima Mestre. La kermesse ha visto la partecipazione di otto squadre e di numerosi atleti nelle categorie individuali. La nota di merito principale per il comitato organizzatore è relativa, però, alla comunicazione, gestita in modo molto efficace, sia sul piano della puntuale comunicazione on line dei risultati che su quello delle diverse dirette video sulle varie fasi di gioco. Aspetti importanti – non ci stancheremo mai di sottolinearlo – per una disciplina come il calcio da tavolo, che intende crescere sul piano promozionale e della visibilità.
A vincere, nella Categoria Squadre, è stata l’esperta formazione del Leonessa Brescia; che hanno battuto in finale i padroni di casa del Serenissima con il seguente score:
Leonessa Brescia – Serenissima Mestre 2 1
Torano F – Bellotto 0 0
Gazzoldi – Mastropasqua 1 0
Torano P – Dotto 1 2
Visentin – Bernardis 2 1
In semifinale si erano fermate Trento, battuta 4-0 da Brescia e Unione Venezia Mestre, superata dalla squadra madre per 2-0.
Il cadetti è andato agli Hawks Treviso, che hanno avuto la meglio, in finale sul Subbito Gol Ferrara , con il punteggio di 3-1
Nelle categorie individuali della domenica, successo, nell’Open, di Massimiliano Croatti, che ha battuto in finale l’atleta di casa Alessandro Mastropasqua 2-1 al sudden death. Molto combattute anche le semifinali, nelle quali Croatti ha superato ai tiri piazzati William Dotto e Alessandro Mastropasqua, sempre ai piazzati e in un derby Serenissima, Eddie Bellotto.
La vittoria del consolazione Open è invece andata a Simone Righetto (1-0 su Gaetano Ciraolo)
Nel Challenge, bella vittoria del giovane Michelangelo Porro. Il modenese ha sconfitto in finale Andrea Anderlini per 3-1. Ottimi semifinalisti Carlo Melia e Roberto Agirmo. Il relativo consolazione va a Lorenzo Guio, vittorioso su Alessio Tacchia per 3-2.
Nel torneo under 15, infine, vittoria di Tommaso Lazzari. Da menzionare, però, anche gli altri piccoli campioni: Samuele Anderlini, Enrico Hoxha e Alvise Renaldini.
