Oggi scadrà il termine previsto per la presentazione delle offerte per l’acquisto delle quote che riguardano il primo storico ed onorato aeroporto Nicelli, ad un prezzo “stracciato” .
Intorno a 26mila euro si gioca il destino di una concessione che lo riguarda , sapendo che lo scalo è dotato di una pista lunga un chilometro , un prezzo quindi davvero bizzarro in termini economici per l’acquisto di un aeroporto.
Fra due settimane al massimo, la commissione competente esaminerà le offerte valuterà pro e contro e deciderà l’assegnazione. La quota societaria di 26mila euro, non deve però ignorare le aspettative precise del Comune e della Camera del Commercio, ma dovrà elaborare un piano per la rivitalizzazione del Nicelli portandolo alla realizzazione di uno scalo turistico molto importante e deputato a servire le esigenze a livello internazionale.
In seguito a chi vincerà la gara, si convocherà il Consiglio di Amministrazione uscente, di cui oggi è presidente Maurizio Milan e si nomineranno i nuovi rappresentanti. Rimane l’ibrido che riguarda la Save, che detiene il 49% delle azioni e che potrebbe avere voce in capitolo anche sul diritto di prelazione.
L’enunciato per tutti in materia di assegnazione sta nel vincolo all’autorizzazione “solo” aeroportuale, togliendo subito di mezzo qualsiasi possibilità di cambio di destinazione d’uso; inoltre è richiesta l’accertata competenza nel settore.
Intanto le voci che circolano fanno riferimento ad una possibile offerta dell’imprenditore Bruno Zago di Treviso, che già gestisce l’aeroporto di Asiago, ma l’aspetto più importante per l’assegnazione rimane il piano di rilancio turistico dell’aeroporto.
Save in questo senso potrebbe mettere a fuoco la sua esperienza, anche in ottemperanza della legge di stabilità che ha imposto a Comuni e Camere del Commercio la vendita di quote relative a società senza consistente interesse pubblico.
