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BIENNALE | Padiglione Inghilterra: storia passata, presente, futura dei britannici

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L'artista inglese Jeremy Deller attraverso murales, filmati e dipinti, la storia economica, sociopolitica e culturale britannica.
NOTIZIE VENEZIA | “English Magic” (Magico Inglese). L'artista Jeremy Deller, con le sue varie espressioni d'arte, ha voluto creare in questo padiglione, una sorta di mondo fantastico, un'Inghilterra raccontata come fosse qualcosa di mitologico. Passato, presente e futuro immaginato, attraverso disegni, filmati e quant'altro, il tutto creando un filo narrativo.
All'entrata è possibile notare un dipinto su muro di un esemplare di rapace, un'albanella reale, raffigurata, perché collegata ad un fattostorico. Il 24 ottobre 2007, infatti, una guardia forestale ed altre due persone hanno assistito alla morte di due di questi uccelli e gli unici a sparare quel giorno alla Sandringham Estate, erano il principe Harry ed un suo amico, il caso però, è poi stato archiviato, perché non si sono trovate le carcasse: il disegno vede l'animale che si vendica su una Range Rover (quella del principe Harry).

Si passa poi al futuro e prendendo spunto dalla presente crisi economia, l'artista, attraverso due striscioni dei britannici che protestano contro lo status di paradiso fiscale dell'isola di Jersey, rappresenta con diagrammi, vari dati riguardanti i trasferimenti di capitale e prodotti finanziari da parte di grandi colossi industriali.

A seguire un murales che rappresenta un passato recente: il panfilo del magnate Roman Abramovic, ormeggiato nel 2011 lungo il molo dei Giardini, a Venezia. Il socialista di epoca vittoriana, Williams Morris, dall'oltretomba arriva e prendendo in mano lo yacht lo solleva per farlo affondare, tutto ciò per aver bloccato la visuale e più metaforicamente, essa è una rappresentazione di come l'uomo comune faccia in modo di sovvertire l'oligarchia dei ricchi e potenti.

Queste sono solo alcune delle opere presenti nel padiglione e lungo tutto il percorso della mostra, poste al di sopra delle porte, si possono notare “Le Piccole Facce”, una serie di asce a mano appartenenti al Neolitico (4000 anni fa), che sono una chiara rappresentazione del passato.

Alice Bianco
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[13/07/2013]


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