Un bambino è scomparso all’improvviso, mentre si trovava in gita con la parrocchia all’Eremo dei Romiti, un rifugio a quota 1.160 metri sopra il lago di Centro Cadore. Nessuno si è accorto di nulla, nessuno lo ha sentito chiamare o invocare aiuto.
Il bambino è sparito improvvisamente nel tardo pomeriggio di ieri e nonostante lo sforzo di oltre 100 soccorritori che lo hanno cercato fino a tarda sera di lui non si sa più nulla.
Giuseppe Laritonda è il nome del bimbo, è di Domegge di Cadore ed ha otto anni.
La gita era cominciata in maniera festosa, con lui c’era uno zio, i compagni e le madri dei bambini. L’obiettivo era quello di trascorre alcune ore in spensieratezza, all’aria aperta.
Alle 17 però, ora del ritrovo per far ritorno a valle, i primi bimbi sono cominciati ad arrivare ma di Giuseppe neppure l’ombra. Attesi una ventina di minuti, le prime mamme con i figli hanno cominciato ad avviarsi, partendo a scaglioni, certi che si trattasse soltanto di un semplice ritardo. Passata la prima ora è però cominciata a subentrare l’angoscia.
Il nome del bambino scomparso è continuato a risuonare per la montagna, chiamato a gran voce da urla disperate, ma del bimbo nessuna traccia, né alcuna risposta.
Alle 19 l’allarme: le squadre del soccorso alpino del Centro Cadore sono accorse con una trentina tra vigili del fuoco, agenti del Corpo forestale dello Stato, Guardia di finanza, carabinieri.
In poco tempo è stato allestito un Centro mobile di coordinamento delle ricerche, ma il tempo, inesorabile, è continuato a trascorrere finchè il buio totale complicava gli sforzi.
Le ricerche sono comunque proseguite nella notte, nella speranza di ritrovarlo quanto prima ancora vivo, nonostante temperature che possono arrivare a -3 gradi.
Del bambino sparito però finora nessuna traccia