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[24/04] Giornata convulsa ieri sul fronte "Balotelli-Inter". Alla mattina l'allenamento "a porte aperte" era scivolato via senza grossi intoppi, al pomeriggio era arrivato il comunicato dei tifosi della curva in cui, in buona sostanza, si annunciava "Mario, non esisti più per noi". Infine le scuse pubbliche del giocatore: "Chiedo scusa a tutti". La questione sembrava instradata verso una riappacificazione, invece arriva il colpo di scena: Balotelli escluso dalla squadra.
A quanto sembra le scuse rese da Mario non sono state ritenute sufficienti dagli altri compagni di squadra (soprattutto alcuni) così, dopo aver toccato con mano l'esaurita tolleranza del gruppo, l'attaccante ha parlato con il presidente Moratti ed è stato deciso che era bene lasciasse il ritiro.
Il comunicato ufficiale pubblicato da inter.it dice che: "Mario Balotelli ha lasciato il ritiro dell'Inter ad Appiano Gentile in seguito a un colloquio col presidente Massimo Moratti. La decisione del Presidente è maturata al fine di evitare tensioni in occasione della partita con l'Atalanta".E' senz'altro vero che vanno limitate le tensioni alla vigilia del match - fondamentale - con l'Atalanta, ma è anche vero che alcuni compagni come Lucio e Milito, non hanno ancora dimenticato l'impegno offerto da Balotelli in quell'ultimo quarto d'ora della sfida da gladiatori con il Barcellona, mentre altri, come Materazzi, ritengono giustamente un'onta grave aver gettato a terra la maglia con i colori della squadra. Si racconta anche di altri giocatori che avrebbero tolto il saluto a Mario.Evidentemente, non è bastato il comunicato di scuse dopo tre giorni.
La decisione di Moratti è comunque strategica, perchè contestazioni - sia pur motivate - vanno assolutamente evitate nello sprint finale decisivo contro l Roma. Meglio avere tutto il pubblico che incita a favore della squadra, questo il pensiero del presidente.A questo punto la presenza di Balotelli è a rischio anche nel ritorno di semifinale con il Barcellona ed è sempre più probabile il divorzio tra giocatore e società a fine stagione.
Mario Nascimbeni
