Erano circa una quarantina le persone dell’ ‘Associazione Sociale per la casa’ che hanno occupato questa mattina in piazzale Roma a Venezia la sede degli uffici dell’ Ater di Venezia. Molti di loro indossavano la maschera di Anonymus.
Il presidente dell’Ater, Mazzonetto, ha accettato di confrontarsi con loro riuscendo a stabilire un dialogo con i dimostranti: «Sin da quando sono arrivato all’Ater ho preteso piena trasparenza e assoluta chiarezza. Ho subito chiesto ragione di alcune decisioni, anche passate – ha ricordato Mazzonetto – e per questo ho dovuto subire procedimenti amministrativi che, dopo mesi, mi hanno dato ragione e reintegrato nella carica. Non accetto pertanto accuse nei miei confronti e nei confronti di tutti i dipendenti che all’Ater compiono il loro dovere in favore del ‘diritto alla
casa’, come stabilito dalle leggi in materia»
«Gli alloggi sfitti – ha detto il presidente dell’Ater – hanno bisogno di lavori: un piano per il recupero di 120 appartamenti è all’esame della Regione per i finanziamenti. Sono allo studio anche progetti di collaborazione con gli inquilini
per i restauri, nel rispetto delle norme, giustamente stringenti, per la sicurezza degli impianti e per il risparmio energetico. Su questo siamo disponibili a periodici incontri, anche con i rappresentanti dell’Assemblea, per verificare idee e
punti di convergenza».
«Non possiamo comunque giustificare occupazioni abusive o azioni di forza, e non solo
perché vanno contro la legge ma anche perché vanno contro il diritto di chi è in graduatoria ad avere la casa che gli spetta per necessità, sulla base di parametri oggettivi come il reddito, il numero dei figli, la presenza di persone anziane o
disabili» ha concluso il presidente Mazzonetto.
Paolo Pradolin
[24/10/2013]
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