Voce del Verbo
Paragonare
Prima coniugazione Modo infinito
Smarrito nel mondo dei giudizi, non ti resta che tentare di osservare bene chi guardi, prima di parlare.
I paragoni sono quasi sempre infelici e spesso non riescono a specificarne il senso.
Spinto dall’euforia del confronto che caratterizza il nostro tempo, ti trovi a equiparare cose inavvicinabili, prive di una vera ragione di differenza o di equità.
Diciamo che non puoi mai soffermarti sull’Unico, su ciò che vedi e senti, su quel che ti dice la sua identità… il verbo ti affida il compito di comparare, di accostare per capire, se vuoi, cosa è meglio o peggio, chi vince e chi perde.
Una specie di gara ti affligge.
Ricordi quando hai voluto confrontare la vita di oggi con quella di ieri? E sei rimasto imbambolato a pensare sotto un albero ospitale, quale potesse essere la differenza.
Hai rivisto le mani stanche di tua madre e le unghie finte smaltate di oggi.
Lo sai anche tu che non si possono paragonare, ma non devi dispiacertene.
Cerca di riposare.
Andreina Corso
22/10/2014
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quando faccio un confronto, sto attento a non esagerare, so che io posso pensarla in un modo, altri in un altro. Dipende dai gusti.
Non mi convince il verbo paragonare, ma so che si usa tanto, anche quando si parla di amici, si dice per esempio, questo è bravo, però l’altro è più gentile, oppure questo è più simpatico dell’altro!
Poi però si può cambiare opinione e allora si rovescia il paragone.