La curva che acclama l’allenatore non si sentiva da un bel po’ a San Siro, invece ieri è successo.
Il Milan di Inzaghi batte la Lazio 3-1, ma soprattutto ha battuto una Lazio che non si è data mai per vinta, che ha continuato a giocare a calcio (come sa fare) fino alla fine.
Pippo è scatenato, tanto da non riuscire a contenersi dentro l’area tecnica: protesta per un fuorigioco, corre sull’erba abbracciando tutti dopo i gol: incontenibile.
Ma non c’è solo entusiasmo, il Milan è convinto nei propri mezzi ed è ben messo in campo.
De Jong detta i tempi a centrocampo e El Shaarawy è ora un giocatore ritrovato. Berlusconi in tribuna era soddisfatto, in attesa degli scatti di Fernando Torres che hanno impressionato MilanLab ai test.
Il Milan di Inzaghi respinge però i complimenti eccessivi: «Pensare di essere già grandi sarebbe l’errore peggiore. Vediamo se riusciamo a essere la sorpresa del campionato».
Alla Lazio, schierata con un 4-3-3, non resta che recriminare per le occasioni sbagliate, compreso il rigore di Candreva a tempo scaduto, parato da Diego Lopez).
Roberto Dal Maschio
01/09/2014
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