«Disponibilità a trovare una soluzione per i crediti che l’Ater di Venezia vanta nei confronti del Comune, ma non si tratta con una pistola puntata alla tempia, cioè con la minaccia di un’azione legale per ottenerli».
Queste le parole del direttore generale del Comune di Venezia, Marco Agostini, in risposta all’annuncio del presidente dell’Ater veneziana, Alberto Mazzonetto, di voler promuovere un’azione giudiziaria per il recupero di circa 8 milioni di crediti.
Agostini parla bene, ma Mazzonetto si trova a fare i conti con il bilancio in rosso e con le liquidità necessarie per i restauri che molti inquilini invocano da tempo.
A inasprire i dialoghi anche il fatto che, dopo aver inserito nel bilancio di previsione 2014 la parte di crediti legati alla liquidità di Ater, il Comune non si sarebbe più fatto sentire e il presidente Mazzonetto non sarebbe più stato neanche convocato.
Secondo il direttore Agostini, anche l’Amministrazione vanta crediti significativi da altri enti o aziende e non si può fare causa per ottenerli perchè ciò complicherebbe notevolmente i rapporti.
Quindi? «Sta all’Ater decidere come comportarsi» conclude Agostini.
Redazione
22/10/2014
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