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MARIA SHARAPOVA VINCE LA GRANDE SFIDA

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Quasi diecimila spettatori hanno applaudito la mega esibizione tennistica al Forum di Assago. Confermati i valori dei tornei ufficiali.
Maria Sharapova è la più forte in singolare, la coppia Errani/Vinci in doppio.

Luca Ferrari, giornalista/fotoreporter
ferrariluca@hotmail.it

Grande Sfida II, missione compiuta.
Il Forum di Assago si è riempito a dovere per assistere alle performance di Maria Sharapova, Ana Ivanovic, Roberta Vinci e Sara Errani.
Ha vinto la numero 2 del ranking di singolare.
Glaciale come la sua terra d’origine (la Siberia), ha colpito con potenza e precisione senza comunque lesinare sorrisi e saluti.

L’All Tennis Day milanese è cominciato con le quattro prime donne che hanno palleggiato con i fortunati vincitori dei tornei-rodeo. Il boato più fragoroso l’ha raccolto lei, Masha. Prima donna portabandiera olimpica nella storia della Russia, dopo un bello scambio con un giovanissimo atleta, messa in difficoltà  da un pallonetto è stata passata da un preciso rovescio bimane. Il ragazzino, oltre che l’ovazione del pubblico, si è preso anche l’applauso della campionessa. Durante il turno delle due italiane, la brindisina ha invece elogiato un colpo altrui con le parole, in back come me!

Evento nell’evento. Prima dell’inizio della Grande Sfida, c’è stato anche tempo per parlare di sport dentro e fuori le rispettive arene. LGS SporLab, società  di servizi di formazione, coaching e consulenza per atleti, staff tecnici e società  sportive, ha infatti presentato i risultati di LGS gets into the game, progetto ideato per accompagnare alcuni sportivi verso i Giochi di Londra 2012. Nei mesi che hanno preceduto l’appuntamento olimpico infatti, LGS SportLab, in collaborazione con Olio Cuore, ha lavorato a stretto contatto con nove atleti di diverse discipline (tuffi, scherma, nuoto, volley, pallanuoto e tennis), ai quali ha dato la possibilità  di usufruire, a seconda delle specifiche esigenze, di alcuni servizi (supporto nutrizionale, coaching e mental training, comunicazione).

Gli atleti interessati hanno così seguito corsi specifici per esprimere al meglio il proprio potenziale sportivo ed extra-sportivo, preparandosi anche al post-carriera. Se Amaurys Pèrez, argento nella pallanuoto maschile a Londra, e il nuotatore Marco Orsi hanno plaudito l’importanza di aver beneficiato di un supporto psicologico, la tuffatrice Tania Cagnotto ha sottolineato alcuni aspetti legati al futuro, “Per uno sportivo è importantissimo sentirsi seguito. In particolare sono rimasta colpita dall’attenzione che questa società  dimostra per il post carriera. Di recente ho seguito un corso di economia ma del mio domani c’è ancora tempo per parlarne”.

Verso le h. 16 la parola è finalmente passata al campo. Ascoltati i tre inni nazionali (serbo, russo e italiano), a scendere in campo per prime sono state Ana Ivanovic e Roberta Vinci.
Un match molto equilibrato che ha seguito l’andamento dei servizi fino al cinque pari, con una sola palla break concessa nei primi dieci game, durante il terzo turno di battuta della Ivanovic, con l’italiana in vantaggio 3-2, ma quest’ultima ha sbagliato malamente la risposta. A un passo dal tiebreak, Roberta cede il servizio a 15, ma lo riprende in modo analogo subito dopo mentre l’avversaria serviva per il match. Si val tiebreak e l’ex-numero 1 del mondo scappa subito avanti 63. Roberta non molla. Annulla i primi due match point di risposta, cedendo però sulla propria battuta. Mannaggia ho perso, le simpatiche parole della pugliese appena uscita dal campo.

Più a senso unico il secondo singolare dove Maria Sharapova si è imposta su Sara Errani per la 3° volta sul altrettante sfide stagionali. La tennista bolognese ci ha messo l’anima come sempre, variando molto di più il gioco ma la potenza della sua avversaria è ancora di un altro livello. Un match questo che a eccezione del 1° game, ha visto nella prima parte un continuo susseguirsi di break fino al 4-2, quando la regina di Parigi 2012 ha infilato cinque punti consecutivi (inclusi 2 ace), recuperando da 0-40 e allungando così sul 5-2. Al game successivo, Sara va sotto 15-40. Primo match point annullato da una deliziosa smorzata. Nulla da fare nel secondo.

Tocca infine al doppio. Italiane da una parte, coppia serbo-russa dall’altra. Roberta Vinci e Ana Ivanovic rispondono sul diritto. Sara Errani e Maria Sharapova sul rovescio. Inizia la tennista serba a servire. Scambio di break. Le due italiane impongono la legge del loro perfetto meccanismo di coppia. A rete la Ivanovic non tocca praticamente mai palla, limitandosi alle consuete bordate da fondocampo. La sfida si gioca tra le risposte siluro di Masha e il braccio di Roberta che spesso non riesce a controllare la volee a causa dell’esplosività  dell’avversaria. Quando la tarantina serve, Sara è posizionata quasi a terra all’inizio del proprio quadrante di battuta. Come una felina pronta a scattare e intervenire a rete. In caso di seconda, si alza e avanza. Maria Sharapova dimostra di saperci fare anche al volo. Sul 4-4 con al servizio Ana Ivanovic, piccolo siparietto in campo. Ci sono due palle break che manderebbero le italiane a servire per il match. Una chiamata dubbia dà  il game. Masha non ci sta, e va dal giudice di linea mimando il gesto degli occhiali. L’ultimo game è ordinaria amministrazione con le azzurre che spadroneggiano a rete e chiudono 64. Nella classifica finale, trionfa Maria Sharapova. Un feeling quello con l’Italia sempre più solido dopo la doppietta (2011-12) agl’Internazionali di Roma.

Cala il sipario sulla 2° edizione della Grande Sfida. Milano ha vissuto una grande giornata di tennis, tranquilla via di mezzo tra esibizione e partita vera, con un unico neo nell’ingombrante muro sonoro che ha accompagnato (…) con qualche decibel di troppo ogni momento del pomeriggio, con la sola eccezione del giocato effettivo. Sparata perfino nei cambi di campo (tiebreak incluso). Tra il pubblico, il guru della moda Giorgio Armani, l’ex cestista serbo Sasha Djordjevic, il presidente FIT Angelo Binaghi e l’ex-tennista Lea Pericoli, vincitrice complessivamente di 27 titoli nazionali. “Sara e Roberta esprimono modernità  del gioco e antichi valori. Aspettiamoci ancora di più da loro” ha commentato la Signora del tennis italiano, “Speriamo che i nostri atleti maschi ci regalino presto le stesse soddisfazioni di un tempo”.

Luca Ferrari

Riproduzione Vietata

[03/12/2012]

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