Chi è Antonio Matragrano? Antonio Matragrano nasce a Cosenza nel 1958 e dopo studi interrotti alle superiori parte in cerca di avventura per approdare in Germania e in Canada, cominciando lì i primi disegni facendo riferimento alle forme espressive più primordiali e contemporanee, quelle dei graffiti delle grotte di Altamira e Lascaux.Al raggiungimento dei suoi 26 anni ritorna definitivamente a Cosenza, nella sua terra, ed inizia a frequentare il mondo dell’arte e dello spettacolo lavorando e collaborando con molteplici artisti come attori, cantanti, ballerini.
L’incontro con la pittura e i suoi protagonisti più o meno storici avviene 15 anni fa.
Un percorso non semplice, almeno all’inizio, soprattutto per quanto riguarda l'arte moderna. Poi, invece, la voglia di assimilarla e farla propria, soprattutto per merito di Basquiat.
L’incontro virtuale con questo sfortunato pittore (Brooklyn, 22 dicembre 1960 – New York, 12 agosto 1988) fa capire ad Antonio Matragrano che la tecnica sopraffina dei grandi non serve fine a se stessa, ma che solo accompagnata dalla genialità può essere considerata come miscela esplosiva per esprimere le proprie emozioni piu’profonde e pure.
Cresciuto inseguendo idealmente Basquiat, ne assimila l’essenza riuscendo così a coniugare con squisito genio il graffitismo pop e l’espressionismo di strada.
Nel 2005 inizia la sua svolta espressiva e produce “Icon”: una produzione seriale di figure femminili più o meno note nel mondo dello spettacolo, iconizzate e santificate.
Nel 2009 il maestro incontra il regista Deorsola, il quale, affascinato da alcuni suoi grandi dipinti astratti, li sceglie nel per il film “Vorrei vederti ballare”.
Ma come nascono i quadri del maestro Matragrano ?
“Tutto nasce dalla trasformazione della donna da fonte primordiale di vita in icona e quindi divina attraverso un complicato lavoro di pittura-collage che non comprende solo la parte puramente tecnico/artistica, ma rispecchia la trasformazione che ogni donna ha dentro sé, ovvero l’infinito.”
La serie di quadri “Icon” rappresenta donne iconizzate o santificate. Perchè solo donne e nessun uomo?
“Per me le donne rappresentano il meglio dell’umanità , è la storia che ce lo insegna. Da questo nasce il progetto artistico di “Icon”. Nel tempo ho cercato le mie muse ispiratrici, donne speciali, che regalano emozioni per l’anima e che seleziono accuratamente. Il mio ultimo lavoro nell’ambito del mio progetto “Icon” dedicato alla città lagunare è ispirato a Santa Carla a cui darò il volto della mia giovane musa veneziana Daniela Karen Favaretto.”
Nell’attesa e con l’augurio di poter vedere quanto prima il maestro Matragrano protagonista alla prossima Biennale d’arte di Venezia, ci faremo incantare dalle sue icone contemporanee.
[15 luglio 2011]
Andrea Di Centa